Francesco Cardella, la truffa è bella ...
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Francesco Cardella, il pluripregiudicato ex coordinatore della Comunità Saman, è diventato ambasciatore del Nicaragua. Titolo consegnatigli personalmente da Daniel Ortega, oggi presidente di quel ridente Paese centramericano e fino all’altro ieri capo dei guerriglieri marxisti del Fronte sandinista di liberazione nazionale.
Ambasciatore in Arabia Saudita, nel Maghreb e - per colmo dei colmi, e ironia della sorte - con delega ai rapporti economici con l’Italia. Era un avanzo di galera, Cardella. Finisce che se va a Palazzo Chigi dovranno scappellarsi davanti alla sua barba e ai suoi baffi da bucaniere.
Il guru della comunità “Saman”, l’uomo che la magistratura accusò di aver fatto ammazzare Mauro Rostagno, icona della sinistra ai tempi di Lotta continua e di Adriano Sofri, è tornato far parlare di se ma per poco, ed ora è morto..
Editore porno, discepolo arancione alla corte del Bagwan Rajneesh prima di mettersi in proprio, imbroglione per vocazione, grande affabulatore, affarista all’ingrosso, biscazziere e gran protagonista alla corte di Craxi, quando i socialisti contavano ancora qualcosa. Ecco: questo, e molto altro ancora, è stato Cardella.
«È finito tutto da tanto tempo, la morte di Cardella non m'interessa»,
dice secca al telefono Chicca Roveri, che pure forse sa che a Managua
oggi esiste un bambino di nome Mauro, figlio di Cardella e della sua
terza moglie, Elizabeth Hodgson, un bimbo che si chiama come Mauro
Rostagno, il marito di Chicca, l'ex leader di Lotta Continua ucciso in
Sicilia nell'88.
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